Legge 23 dicembre 2014 n. 190 (Legge di Stabilità 2015)
Erogazione mensile del trattamento di fine rapporto (Qu.i.r)
La L. 190/2014 ha introdotto la facoltà per il lavoratore di vedersi corrispondere mensilmente il Tfr in busta paga per il periodo da marzo 2015 a giugno 2018.
Tale scelta può essere esercitata dai lavoratori del settore privato in possesso di un’anzianità di servizio di almeno sei mesi e rimane vincolante per tutto il periodo previsto dalla norma.
L’opzione può essere esercitata anche dai lavoratori che stanno già versando il Tfr ad un fondo di previdenza complementare; in tal caso l’accantonamento al Fondo sarà costituito solo dal contributo del dipendente e del datore di lavoro.
Restano esclusi da questa possibilità di scelta:
– i lavoratori agricoli e i lavoratori domestici;
– i lavoratori delle aziende sottoposte a procedure concorsuali;
– i lavoratori delle aziende in crisi ex art. 4 L. n. 297/1982;
– i lavoratori delle aziende in Cigs o Cig in deroga per i quali la legge o la contrattazione collettiva preveda la corresponsione periodica del Tfr ovvero l’accantonamento dello stesso presso soggetti terzi;
– i lavoratori che hanno destinato il Tfr a garanzia di contratti di finanziamento.
Il lavoratore può esercitare l’opzione consegnando al datore di lavoro il modulo di richiesta allegato al DPCM n. 29 del 20 febbraio 2015.
Valutazioni pro e contro l’erogazione mensile del Tfr:
CONTRO | PRO |
Cumulo con il reddito del periodo; maggiore aliquota marginale di tassazione Irpef e addizionali | Maggiore liquidità mensile |
Tassazione ordinaria | Retribuzione non imponibile a fini previdenziali |
Riduzione delle detrazioni spettanti per lavoro dipendente e familiari a carico | |
Maggiore reddito per il calcolo ANF | |
Maggiore reddito a fini ISEE |
La legge di stabilità prevede, per i datori di lavoro che occupano meno di 50 dipendenti e che non sono tenuti al versamento del Tfr al fondo di tesoreria Inps, la possibilità di accedere a un finanziamento per far fronte alle eventuali difficoltà di liquidità (accordo quadro siglato il 20 marzo 2015 tra Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e ABI).